Timidezza del bambino. Non bisogna correggerla, va rispettata la sua personalità

La timidezza nei bambini viene spesso considerata un fattore invalidante, ma in realtà questo loro modo di essere va rispettato. Forzarli gli causerebbe solo dello stress inutile.

Molti genitori mettono a confronto i loro figli differenziando quelli estroversi da quelli più chiusi e timidi.
La timidezza è stata considerata da sempre un fattore invalidante che rende più difficile il rapporto con gli altri e la capacità di potersi esprimere e farsi notare nella società.

In realtà, ogni bambino che è l’adulto di domani, deve essere rispettato per come è. Il fatto di essere timidi non deve essere visto come un handicap.

Non tutti hanno lo stesso temperamento e carattere uguale.
I genitori si sentono essi stessi penalizzanti nell’avere figli timidi e cercano in tutti i modi di spronarli e spesso rispetto agli altri si sentono più sfortunati. Bisogna però essere cauti.
Generalmente un bambino timido non viene valorizzato a scuola e difficilmente riceve dei riconoscimenti. Molte insegnanti non sono in grado di vedere in loro delle potenzialità poiché questi bambini vengono lasciati nell’ombra.

Timidezza nel bambino. La scuola come può aiutarlo.

Come dimostra la ricerca della Stony Brook University di New York, anche molti personaggi famosi che erano timidi da piccoli, sono riusciti a diventare qualcuno. Nonostante il loro carattere chiuso, anche loro hanno trovato la loro collocazione giusta nel mondo.
Spesso, gli insegnanti tendono a fare dei confronti tra i bambini più spigliati e quelli più timidi. Assegnano dei compiti rilevanti ai bambini più estroversi e che spiccano subito.
Il loro compito è invece quello di trattare tutti i bambini allo stesso modo perché anche quelli timidi sono capaci al pari degli altri; forse hanno soltanto bisogno di fidarsi di più degli insegnanti e dei compagni.

Le maestre devono coinvolgere tutti allo stesso modo e fare lavori di gruppo per permettere a tutti di interagire e mettere un po’ di sè nel lavoro che svolgono.

Assegnare ad ogni bambino un ruolo ben distinto per consentire anche a quello più introverso di dare il suo contributo senza essere prevaricato.
Ciò che non va fatto è invece forzare i bambini nella socializzazione quando non si sentono pronti.
Costringere i bambini ad essere ciò che non sono gli causerebbe solo un inutile stress e può avere delle ripercussioni negative nel loro sviluppo.
I bambini devono essere liberi di scegliere come comportarsi e capire quando mostrarsi più aperti agli altri, fidandosi.

Qual è il compito degli adulti?

I genitori hanno il dovere di fornire ai loro bambini quanti più stimoli possibili perché l’atteggiamento di chiusura potrebbe essere stato causato anche dallo stile di vita che si conduce in famiglia.
E’ importante mostrare ai bambini un carattere aperto e comunicativo verso gli altri, organizzando incontri a casa e all’aperto. Con l’arrivo delle belle giornate, si possono invitare i compagni per una merenda o nei fine settimana per una gita al mare o in campagna.
E’ un modo per aiutare i bambini più timidi ad essere accettati e contemporaneamente spronarli ad aprirsi agli altri senza avere timore.
Dare sempre il buon esempio è importante e perciò gli adulti devono fare in modo che i bambini notino il loro atteggiamento di apertura verso gli altri, mostrandosi sempre disponibili. Ad esempio offrirsi di accompagnare un amichetto a scuola o invitarlo a casa per fare i compiti.

Sono tutti piccoli gesti significativi che aiuteranno il bambino a mostrarsi più aperto alle esigenze altrui.

In questo modo anche se il suo carattere è timido, ciò non significa che deve essere egoista e chiuso ai bisogni del mondo esterno.
I bambini hanno bisogno di vivere in un clima sereno sia a casa che a scuola. Spesso un bambino può diventare timido e taciturno a causa di traumi che ha vissuto e che hanno fatto in modo da bloccare la sua vera natura. Per questo motivo si deve evitare di coinvolgerli in situazioni difficili e poco adatte alla loro tenera età.

Un bambino che si sente al sicuro, pian piano esce dal suo guscio e riesce a amalgamarsi al gruppo. Gli altri riusciranno a comprenderlo e accettarlo. Cresceranno anche le sue capacità cognitive e a scuola il suo rendimento scolastico sarà al pari degli altri.
E’ importante rispettare i bambini accettando il loro modo di essere e se rispetto agli altri parlano poco e non si intromettono dei discorsi oppure non dicono la loro opinione, ciò non significa che non sono intelligenti.

Quali atteggiamenti assumono gli adulti che non vanno commessi.

Spesso, questi bambini timidi vengono feriti da atteggiamenti errati degli adulti che provocano in loro una maggiore chiusura che rende ancora più difficile il modo di rapportarsi con gli altri.

  • Non bisogna mai fare i paragoni e tanto meno i bambini vanno derisi. Anche loro hanno una personalità che va rispettata. Non siamo tutti uguali e questa è una regola che va ricordata.
  • I bambini timidi non amano stare al centro dell’attenzione e per questo non amano spiccare poiché proverebbero imbarazzo.
    Evitare quindi di coinvolgerli in attività di recitazione che li costringerebbe a salire sul palco ed esibirsi d’avanti a tanta gente. Anche gli sport competitivi non fanno per loro. Perciò se i bambini non si mostrano interessati inutile forzarli.
  • E’ inutile ripetergli sempre che se non fosse per la timidezza potrebbe fare questo o quello o insistere ripetendogli che sarebbe bello se facesse una determinata attività pur sapendo che il bambino non ne è attratto. Questo atteggiamento opprimente degli adulti lo fa sentire poco accettato e lui perderebbe la sua autostima.

Soltanto dimostrandogli che nessuno lo vuole cambiare, il bambino si sentirà accettato, nonostante la sua timidezza, troverà a sua dimensione e vivrà una crescita serena, che lo aiuterà pian piano a inserirsi in gruppi diversi.

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