Babbo Natale: Fino a che età è bene che i bambini ci credano?

Il mito di Babbo Natale ha accompagnato intere generazioni di bambini. Crea la magia del Natale. Da sempre insegna a ciascuno di noi ad essere più generosi verso gli altri e, qualche volta, a fare anche dei sacrifici e non pensare sempre e solo a noi stessi.

Tutti i bambini del mondo aspettano la venuta di Babbo Natale e si preparano con tanta trepidazione alla Vigilia.
Nella notte Santa sanno che mentre loro stanno dormendo, arriverà il caro vecchio Papà Natale sulla slitta trainata dalle renne.
Scenderà dal camino e lascerà i doni a tutti i bambini del mondo.

I bambini sognano ad occhi aperti e con la loro fervida fantasia vedono più di quanto noi adulti possiamo immaginare.

Raccontiamo di lui da subito, quando i nostri bambini sono molto piccoli per capire, ma allo stesso tempo sentono la magia che noi stessi gli trasmettiamo.
Gli insegniamo di essere buoni e che se saranno bravi e obbedienti, lui li premierà realizzando i loro sogni.

Ma fino a che età è giusto credere a Babbo Natale?

Molti genitori si pongono questo interrogativo.

Come raccontare che quello a cui loro avevano riposto ogni sogno e ogni desiderio non è mai esistito?

E’ bello poterci credere, noi stessi ci crediamo ancora, perché lui ama ciascuno di noi e realizza i nostri desideri anche quelli che non si vedono.
Rendendo magico un momento dell’anno così bello, ci fa sentire più uniti ai nostri affetti. Ci rende felici e ci fa sperare che a Natale tutto è possibile.

Ma è proprio necessario comunicare ai bambini che Babbo Natale non esiste?

Babbo Natale esisterà fin quando avremo un cuore di fanciullo.
Lui non è mai esistito nei cuori aridi. In coloro che non fanno entrare la fiamma dell’amore e della fratellanza.
Se resteremo un po’ bambini per sempre, lui ci sarà ogni anno.

Molti genitori si domandano se sia giunta l’ora di informare i bambini che in realtà Babbo Natale non è mai esistito.

Come si fa a dirglielo, dal momento che sono anni che vostro figlio vi chiede di andare a trovarlo in Lapponia e voi gli avete sempre risposto che prima o poi lo farete.
Oppure inventate tante scuse dicendo un Natale che dove abita lui fa troppo freddo. Un altro anno che è troppo impegnato a preparare i regali e non potete disturbarlo e così via dicendo.

Molti di loro sperano di vedere la fabbrica dove costruisce tutti i giocattoli.

Nel frattempo passano gli anni e la magia del Natale continua con tutto ciò che ne comporta.

  • Le carote e il latte caldo messo alla finestra per le renne.
  • Un posto soffice su cui far scivolare Babbo Natale che scende dal camino.
  • Poi la letterina da scrivere. Preparata con tanta emozione e impegno. Arricchita e personalizzata con disegni e e colori.

Molti bambini chiedono un fratellino, altri una casa nuova, un cane da crescere o tanti giocattoli che li renderebbero davvero felici.

Il problema se rivelare prima o poi la verità è diventato un caso dibattuto anche da esperti. Ritengono che il momento giusto sia tra i 5 e i 7 anni. Aggiungono, però che questo passaggio avviene spontaneamente.

A nostro parere, ci sembra che i bambini siano ancora molto piccoli per una rivelazione di questo genere.
Come si fa a dirgli addio? E la magia del Natale con tutti i buoni propositi che ne conseguono?

Santa Claus ci fa diventare più buoni e sensibili verso gli altri.

Aiuta i genitori a responsabilizzare i figli. A insegnarli il sacrificio e l’impegno. Con l’esempio di Babbo Natale impegnato tutto l’anno a leggere le letterine e lavorare nella fabbricazione dei giocattoli, impariamo quanto impegno ci vuole se vogliamo creare qualcosa di concreto.
Lui lavora tutto l’anno e con l’aiuto degli elfi realizza i nostri sogni.

Sa come renderci felici.

Questo vecchio vispo e allegro conosce tutti i nostri desideri più intimi e in una sola notte riesce ad accontentare tutti i bambini del mondo.
Riesce a rendere speciale ogni Natale e questo incanto non finirà finché noi lo vorremo.
Forse un giorno i nostri bambini lo scopriranno, chi prima e chi dopo, ma che importa, noi gli diremo che Babbo Natale esisterà per sempre dentro i nostri cuori, come lo è per i nostri nonni e tutti coloro che non possiamo vedere, ma che ci proteggono e continuano ad amarci.

Grazie a Babbo Natale potremo rivivere ogni anno la magia del Natale, con l’apertura dei regali la mattina della festa.

La meraviglia nel notare che anche quest’anno è riuscito a renderci felici. Noi abbiamo aperto il cuore e lui ha realizzato anche il nostro desiderio più nascosto.
Questo fa la leggenda di Babbo Natale, riportata sui libri per bambini e nei film che ci appassionano così tanto.
Tutti ne hanno sempre parlato e sempre lo faranno.
Ma allora perché dirgli addio?

Non possiamo dire addio alle cose belle, a quelle che ci rendono migliori. Che ci fanno sperare e sognare.

Dire addio a Babbo Natale è come decidere di mettere fine alla festa più bella dell’anno. Il Natale c’è e ci sarà per sempre.
Noi amiamo sognare, ne abbiamo bisogno e se la nostra fantasia ci guiderà per sempre, saremo capaci anche di vederlo passare in groppa della sua slitta trainata dalle renne.
Alcuni potranno dire che abbiamo insegnato ai nostri figli a non dire le bugie.

Come ce ne usciamo adesso?

Facciamo la figura di quelli che abbiamo mentito e per molo tempo.
Babbo Natale esiste e come. E’ in ognuno di noi che desidera crederci. Che sogna ad occhi aperti e vede del buono in ogni cosa. E’ giusto incoraggiare i bambini a crederci e se qualche compagnetto gli racconta del contrario, non badateci.
I bambini sanno come difendersi e se vostro figlio è coinvolto dalla magia del Natale, in questa occasione lo dimostrerà, sapendo cosa rispondere.

Tutti ci credono anche se dicono il contrario e finché vorremo, nessuno distruggerà questo immaginario personaggio che ha accompagnato da sempre la nostra crescita.

 

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