Catarro nei bambini, ecco tutto quello che c’è da sapere

Nel momento in cui si verifica uno stimolo dal punto di vista infiammatorio, che va a colpire le vie aeree nei bambini, come può essere un allergene, piuttosto che un virus, dei batteri o degli elementi inquinanti, ecco che una delle possibili reazioni dell’organismo per combatterli è rappresentata dal catarro. Cerchiamo di capire, quindi, come è meglio comportarsi e quali sono le soluzioni migliori da intraprendere in tali situazioni.

Una tosse tipicamente grassa, che sicuramente avrete sentito più di una volta nel vostro bambino. Il respiro è decisamente rumoroso, a maggior ragione durante le ore notturne. Ebbene, in tutte queste occasioni, ecco che il bambino ha il catarro, ma non bisogna affatto preoccuparsi, visto che si può considerare un segnale di come il sistema immunitario sia entrato in azione per proteggere l’organismo.

Nella maggior parte dei casi il catarro nei bambini non comporta particolari problematiche e non c’è bisogno di cure particolari. Qualche volte, però, il consiglio migliore da seguire è quello di fare subito riferimento al proprio pediatra per capire come comportarsi.

Possono esserci due tipologie di produzione di catarro: una particolarmente alta e, un’altra, piuttosto bassa. Nel primo caso va a colpire la parte più alta delle vie respiratorie, come ad esempio la faringe piuttosto che i seni paranasali, mentre nel secondo caso si concentra sulla trachea piuttosto che sui bronchi.

È facile rilevare la presenza di catarro, visto che il respiro diventa lo strumento perfetto per capire se c’è o meno. Quando è attiva la produzione di catarro, ecco che il respiro del bambino diventa molto più rumoroso, in modo particolare nel corso delle ore notturne, quando il bambino sta dormendo. Inoltre, è presente pure una tosse piuttosto grassa, che permette di espellere gli agenti irritanti.

La tosse con catarro viene chiamata umida per contrapporla alla tosse secca. Nel momento in cui la produzione di catarro avviene soprattutto nella parte più alta delle vie aeree, ecco che la tosse tende a manifestarsi soprattutto in alcuni momenti tipici della giornata, come di notte piuttosto che al mattino, subito dopo il risveglio.

Ci sono vari sistemi naturali per combattere il catarro: far bere molto il bambino, provvedere ad effettuare dei lavaggi nasali usando una soluzione fisiologica o salina, ma anche il miele rappresenta, in dosi ridotte, un buon strumento per contrastare la tosse catarrale. Occhio all’umidità dell’ambiente. Se non dovesse passare nel giro di qualche giorno, o se dovesse peggiorare, è bene fare riferimento sempre ad un pediatra.

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