Pagella brutta, ecco come motivare e stimolare i figli

Ci sono diverse situazioni in cui chiaramente il lavoro dei genitori diventa decisamente più complicato. Sì, perché sia le aspettative che i giudizi che arrivano dall’esterno possono creare più di qualche debolezza. Succede spesso e volentieri, ad esempio, nel momento in cui i propri figli portano a casa delle pagelle brutte, sia che si tratta di una sola materia oppure di una serie di materie, una dopo l’altra.

La prima cosa da fare per tutti i genitori è quella di fare in modo di migliorare quello specifico risultato negativo, che potrebbe anche creare un po’ di ansia nei genitori, credendo che quel determinato voto basso possa sminuire il figlio. Eppure, bisognerebbe prestare più attenzione a questi aspetti, cercando di analizzare il messaggio che sta dietro a tale insufficienza o serie di insufficienze. Sia i vari impegni che l’apprensione possono senz’altro fare la differenza e portare a dimenticare i genitori che il bambino ha bisogno di tempo. Insomma, non ci si può sostituire a lui nelle verifiche e nelle interrogazioni, ma si può solamente provare a sostenerlo e a supportarlo in maniera tale che trovi la giusta motivazione per affrontare il tutto.

Eliminare ogni tipo di tensione e di aspettativa su quello che i genitori vorrebbero per il futuro dei propri bambini. Urlare e strepitare di fronte ai figli, rimproverandoli in maniera spropositato se in men che non si dica quei voti non cambieranno completamente, alzandosi dall’insufficienza, non produrrà di sicuro dei risultati positivi.

Per essere dei genitori migliori da questo punto di vista è fondamentale cercare di prendersi le proprie responsabilità, facendo in modo di stimolare molto di più i figli e invogliarli allo studio.

È importantissimo cercare di stabilire un dialogo con i figli, per fare in modo che cambi il modo di guardare all’ambiente scolastico. Provando a comunicare con i figli circa i brutti voti che sono stati presi, è importante fare capire loro come le insufficienze non siano altro che dei piccoli fallimenti che, di sicuro, non apporteranno alcun tipo di cambiamento alla loro esistenza. Da qui, sarà importante sostenerli e incoraggiarli il più possibile, provando a fare quello che viene definito da più parti gioco di squadra. Provate a dare loro una mano sulle materie in cui fanno più fatica, cercando di stimolare la loro curiosità nei confronti di tale materie, in modo tale che possano avere un approccio differente una volta ripresa l’attività scolastica.

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