La sconfitta nei bambini. Perché non l’accettano e qual è il modo migliore per aiutarli

Bambini che si disperano quando una cosa non va come prevedevano e non si danno pace perché non accettano la sconfitta. Come intervenire in questi casi?

La sconfitta non piace a nessuno e vedere un bambino disperarsi dopo una partita di pallone andata male o perché ha preso un brutto voto, è molto avvilente per un genitore.
Tutti vorremmo vedere i nostri figli come i primi della classe e primeggiare in tutto ciò che fanno, ma non è sempre così. La vita è fatta di successi e di sconfitte e loro devono imparare ad accettarle e sapere come reagire in questi casi.

Quante volte i bambini piangono disperatamente perché a scuola nel fare un esercizio hanno sbagliato, in un torneo sportivo sono arrivati secondi o addirittura ultimi. Vederli tristi, delusi o a volte avere anche delle reazioni spropositate non è quello che ci aspettiamo da loro.
Ogni bambino pretende di essere sempre il migliore in qualunque contesto si trovi: il primo della classe, il più bravo nello sport e il preferito a casa.
Si perché anche tra fratelli nasce la competizione e quando arriva in famiglia un altro fratello ad occupare le giornate di una mamma, il fratello maggiore si sente prevaricato e in un certo qual modo, sconfitto nella posizione di rilievo in cui si trovava prima.

I bambini piccoli non sono capaci di accettare la sconfitta e devono impararlo con il giusto esempio da parte degli adulti.

Le colpe della Società

Purtroppo, in una società dove conta solo avere successo non è facile che i bambini capiscano che si può anche perdere. Oggi si vive di competizione in tutto. Si cerca anche in maniera errata di apparire i migliori, copiando un compito in classe e prendendosi meriti che non si anno.
Le bambine sono molto competitive e mostrano con orgoglio l’ultimo vestitino alla moda o le scarpe firmate. Tutto ciò porta a fare sentire a disagio quelle che non possono permetterselo, vivendolo con un senso d’inferiorità e come una sconfitta vera e propria.

Ciò che la società impone non aiuta la famiglia ad educare i figli per come si deve perché si dà molto importanza alle apparenze. Si pretende sempre di più facendo divenire i bambini molto competitivi. Per essere accettati dal gruppo, spesso, sono costretti a fingere ciò che non sono e sgomitare anche con atteggiamenti meschini per non apparire dei perdenti.

Per questi motivi, un bambino che non riesce a primeggiare, si crede incapace e pensa di non essere accettato dagli altri. Si riduce così la sua autostima.

Il comportamento dei genitori che induce a non accettare la sconfitta.

  • Molti adulti tendono a far vincere sempre i piccoli. Durante una partita di pallone, un braccio di ferro o giocando a carte. In questo modo però li abituano ad avere sempre la meglio. A lungo andare, non saranno abituati ad accettare la sconfitta e quando si presenteranno per la prima volta, per loro sarà traumatico.
  • E’ errato lodare in continuazione un bambino perché svilupperà un’eccessiva considerazione di se stesso. Questo lo porterà ad esigere sempre di più e non accettare così la sconfitta.
  • Ci sono genitori che hanno grandi aspettative e inducono i bambini a dare sempre di più e per questo motivo quando i figli non sono in grado di soddisfare le pretese degli adulti, diventano insicuri. Crescono con un senso d’inferiorità e non si sentono accettati. Continuando così non solo aumenterà il loro senso di frustrazione, ma sentiranno maggiormente il peso per aver deluso i genitori. La sconfitta diventa così ancora più dura. Per questo motivo molti bambini tendono ad abbandonare uno sport quando le aspettative dei genitori o dell’allenatore sono molto alte.

Come fare in modo che i bambini accettino la sconfitta?

  1. I bambini devono imparare che accettando un sconfitta diventano più forti. Perde, infatti non chi la subisce, bensì chi non è in grado di incassare il colpo, non accettando di avere perso.
  2. Dopo aver accettato la sconfitta, bisogna domandarsi dove si ha sbagliato e imparare dagli errori per non commetterli più nuovamente.
  3. Il compito dei genitori è quello di sostenere i bambini in questi momenti difficili che non bisogna mai sottovalutare. Fargli capire che a prescindere dalle sconfitte o dai successi, loro li ameranno sempre.
  4. E’ importante apprezzare un fattore molto importante per il quale un bambino merita di essere incoraggiato: la lealtà. Essere stati corretti nello svolgimento di un compito in classe, non avendo copiato ed essere stati leali durante una partita di calcio o pallavolo, avendo rispettato le regole.
  5. Quando un bambino ha delle difficoltà maggiori di altri, deve esser comunque lodato per le piccole mete che ha raggiunto. Ciò che va premiato è l’impegno dimostrato e lo sforzo e la tenacia che ci ha messo per dare di più.
  6. Per aiutare i bambini ad accettare le sconfitte, si deve iniziare fin da piccoli ad abituarli e non temere che possano soffrire. Sperimentando queste emozioni tra le mura domestiche, verranno aiutarti a fortificarsi ed essere pronti ad affrontare le delusioni e le contrarietà che nella vita di tutti i giorni si presenteranno.
  7. Per evitare che ogni bambino viva male ogni esperienza, bisogna cercare i percorsi per i quali è più portato. Fargli praticare lo sport che preferisce e iscriverlo nella categoria adatta alla sua età. Lo stesso vale anche per il suo percorso di studi.
  8. Fin da piccini, i bambini devono ricevere molti stimoli, per aprirgli la mente al mondo e scoprire così, cosa amano fare di più.
  9. Facendo diverse esperienze, come suonare uno strumento musicale, svolgere un’attività sportiva, frequentare un gruppo di Scout e farsi degli amici in tanti contesti diversi, il bambino svilupperà meglio le sue capacità interpersonali e imparerà ad accettare meglio le sconfitte.
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