Insegnare l’indipendenza a tavola. Quando i bambini mangiano con gusto

Lasciare i bambini liberi di mangiare da soli, permette loro di sperimentare e provare sempre nuovi gusti. Mangiando sereni aspetteranno il momento del pasto con gioia.

Per molte mamme insegnare ai bambini a mangiare da soli, è un momento di grande ansia. Fino a quando si sono alimentati di solo latte, la maggior parte di loro non ha avuto problemi, ma ora può diventare per le mamme un po’ complicato.
Forse la paura che non mangino abbastanza e i dubbi se ameranno gli alimenti le fa andare in crisi e di conseguenza ogni giorno diventa problematico cosa dover preparare per farglielo amare.
Ci sono bambini più mangioni di altri, che accettano di buon gusto il cibo, altri, invece, che al solo pensiero del cibo iniziano a piangere perché hanno un vero e proprio rifiuto.
Fortunate quelle mamme con bambini che a tavola sorridono e danno soddisfazione quando svuotano il piatto.
Spesso, si deve ringraziare la natura quando ci rende tutto più facile, ma anche noi dobbiamo impegnarci a migliorare le cose.

Come aiutare i bambini ad approcciarsi al cibo in maniera positiva?

Spesso, è anche il modo di porsi dei grandi che influisce sul comportamento dei bambini. L’ansia è l’arma peggiore e trasferirla su di loro li rende insicuri e paurosi.
Un bambino, fin da piccino, tende a voler imitare tutto ciò che fanno i genitori, i fratelli e tutti coloro che gli stanno vicino. Pertanto, perché non metterli a tavola assieme ai grandi?
Quando il bambino è molto piccolo, basta farlo sedere sul seggiolone e avvicinarlo alla tavola apparecchiata. Gli odori, i colori e anche i rumori attireranno il bambino che chiederà tutto ciò che vede perché lo vuole toccare.
I bambini tendono a portare tutto alla bocca, quindi un pezzo di pane o di pasta, un pezzo di formaggio o di carne gli si può dare in mano e loro proveranno ad assaggiarlo.
Non importa se lo mangeranno o no, ma intanto avranno iniziato a conoscerne il sapore.
La cosa importante è permettergli di sporcarsi quanto vogliono e di toccare tutto ciò che vogliono senza sgridarli o impedirglielo.

Quando è giunta l’età in cui il bambino dovrà fare un pasto completo, non forzarlo mai pretendendo che finisca tutto il piatto. Come abbiamo detto prima ci sono bambini più mangioni e altri più svogliati.
Le cose devono migliorare gradualmente e per rendere autonomi i bambini, bisogna armarsi di tanta pazienza e soprattutto dargli sempre nuovi stimoli. Approcciandosi alla tavola e a tutto ciò che c’è, il bambino, man mano, imparerà a utilizzare il cucchiaio e la forchetta nel modo giusto.
Non importa se inizialmente preferirà le mani. Questo lo aiuta a conoscere la consistenza di ciò che porta poi alla bocca. Solo in seguito, avendo chiaro ciò che ha di fronte si aiuterà con le posate giuste.

La cosa importante che gli adulti non li perdano mai d’occhio, ma bisogna lasciali fare da soli.

E’ bello abituare i bambini a incontrarsi tutti insieme a tavola. Parlare, anche ridere e scherzare perché no. Il momento del pasto deve rappresentare per la famiglia che si riunisce un momento di gioia. Questo è molto importante per assaporare il cibo, con l’umore giusto.

Insegnare l’indipendenza a tavola. Le diverse fasi di approccio con il cibo.

A tavola dai 6 ai 12 mesi.

Questo è il momento in cui inizia lo svezzamento o l’auto svezzamento, per il bambino, per cui può iniziare ad assaggiare il cibo che la Pediatra indicherà come indicato nella tabella degli alimenti per bambini.
Sio può iniziare con piccoli assaggi che man mano costituiranno un pasto completo che dovrà assumere almeno due volte al giorno.
Il bambino che in modo naturale tende a portare tutto alla bocca, può ricevere un pezzetto di pane o un biscotto. Anche della frutta e della pasta. Le mamme non devono mostrarsi scettiche e spaventate, ma soprattutto non mostrare troppa apprensione se non si vuole rendere il bambino la loro copia.
Dare sicurezza ed essere disinvolte aiuta il bambino ad approcciarsi a tutto ciò che di nuovo lo circonda. Renderlo autonomo dipende dagli adulti.

Se il bambino inizia ad assaggiare di tutto, imparerà presto quali sono i suoi piatti preferiti.

C’è chi preferisce il dolce della frutta, chi i sapori particolari delle verdure e della carne. Chi ama piatti semplici e chi più elaborati.
I bambini si fanno capire e ben presto le mamme sapranno cosa preparare per rendere felici i propri bambini.
Non amano le verdure? Evitate di insistere, ma soprattutto non proponetegli ogni giorno le stesse cose. Il loro palato è molto esigente e i bambini sono i maggiori critici dei vostri piatti.
Non bisogna avere fretta che i bambini sappiano usare le posate. Lo faranno quando vorranno loro. Voi tenetele vicino a loro che decideranno quando sarà giunto il momento giusto.

A tavola dai 12 ai 18 mesi

Nonostante sia passato del tempo dalla prima volta in cui si sono approcciati al cibo, può risultare che molti bambini siano molto lenti e svogliati. I consigli restano gli stessi e per questo motivo, bisogna sempre invogliarli e proporgli cibi sempre fantasiosi e vari.

Mentre si mangia si possono raccontare delle storie e il piatto può diventare un quadro, rappresentato con il cibo proposto in un determinato modo.

Ora i gusti del bambino sono più definiti e se non amano le verdure o il pesce, si possono escogitare delle strategie, preparando delle cotolette con questi ingredienti o delle frittelle.
Evitare di dare fuori dai pasti cibi dolci o snack salati. Sono questi i responsabili dell’inappetenza di molti bambini che non vogliono nemmeno sedersi a tavola.
Non bisogna cedere ai loro capricci e sempre con dolcezza, indurli a mangiare con piacere e allegria. Un bambino che mangia regolarmente alle ore giuste, giungerà a pranzo e a cena con l’appetito giusto. Per sedersi a tavola si possono aggiungere alla sedia dei cuscini per fare in modo che il bambino si senta a proprio agio.

Insegnare l’indipendenza a tavola

Dai 18 ai 36 mesi

E’ il momento che sia a casa che al nido si stanno vedendo i frutti di un lavoro fatto di tanto amore e coinvolgimento. Il bambino è autonomo e riesce a prepararsi da solo il banchetto su cui mangiare. Mangia liberamente e appare sicuro di sè. Sarà proprio lui a decidere cosa vorrà mangiare ogni giorno e se è stato fatto un buon lavoro, domanderà solo cibo sano e utile al suo accrescimento.
Non merendine e patatine, ma pasta, carne e pesce. Verdura e legumi, latte e frutta.

Non crearsi problemi se il proprio bambino è più magro rispetto a un altro, e per questo motivo, forzarlo a mangiare. Si otterrebbero risultati inversi.

La cosa importante è fare con la Pediatra i controlli dei parametri di crescita per assicurarsi che il bambino cresce regolarmente.
I genitori lo devono tenere sempre d’occhio mentre mangia e aiutarlo a tagliare la carne e in porzioni altri cibi, se occorre.
Ora a tavola, il bambino sa come comportarsi. Usa le posate giuste e riesce anche a versarsi l’acqua. Adesso potete permettervi di andare anche a mangiare fuori senza che si sporchi e che nessuno possa dire che un bambino piccolo non può stare a tavola, ma chi l’ha detto?

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