Giochi montessoriani in commercio: solo una moda?

Il metodo montessoriano, è un metodo educativo perfettamente strutturato su solidi principi, dove il bambino è la guida per l’adulto nello stesso processo educativo. La differenza sostanziale tra questo e gli altri metodi, è che il montessoriano, struttura il processo educativo in relazione all’etimologia della parola stessa: educare significa tirare fuori, per cui lo scopo di questo metodo è quello di scoprire, svelare e mostrare qualcosa che esiste già, ed è nel bambino, visto come il potenziale del futuro. I giochi montessoriani, sono stati ideati in relazione a questi concetti base su cui si fonda la metodologia Montessori.

Oggi, i giochi montessoriani, sono diventati una tendenza. Sono la moda del momento, perché in essi molti bambini, mettono alla prova se stessi. Dunque, sicuramente l’influenza che l’autrice di questa corrente di pensiero ha avuto sull’opinione comune, tende ad influire sulla scelta dei giochi che un genitore può proporre ai propri figli, ma è anche vero, che la validità dei giochi montessoriani, è assolutamente superiore a quella degli altri giochi in generale.

Il bambino, viene posto al centro: è lui stesso ad ideare il gioco, è la sua creatività, la sua capacità di creare e ricreare che permette al bambino di essere protagonista assoluto del gioco e parte attiva dello stesso. Nei giochi, molto spesso, i bambini vengono guidati: il gioco prevede delle regole che andranno rispettate, ed è impostato in modo rigido, per cui i bambini imparano a seguire una metodologia precisa, ma non imparano a farne parte. I giochi montessoriani, si basano sull’inventiva.

Un esempio, sono le lettere: attaccando tutte le lettere dell’alfabeto su un cartoncino, il bambino potrà imparare a riconoscerle e a combinarle per comporre delle parole. E’ questo un metodo che stimola io più piccoli ad imparare a scrivere e a memorizzare le parole, creandone e conoscendone sempre di nuove.
Sulla stessa falsariga, ci sono le carte tematiche, dove i bambini devono abbinare le figure al loro nome: questo è un metodo volto alla lettura.

Gli animali possono essere riconosciuti con un cartellone con i disegni, o anche con una serie di animaletti di plastica che possono essere racchiusi in categorie, come “mammiferi”, “rettili” ecc.

Per i più piccoli, l’impilatore geometrico, è utile non solo ad afferrare i primi oggetti, ma anche a distinguere forme e colori diversi. Lo stesso vale per il cubo con le forme, che aiuta i piccoli a distinguerle e a memorizzarle.
I colori primari, vengono imparati con le perline da infilare in una sorta di collana. Per i più grandi, ci sono costruzioni e bambole.

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