Circo, zoo e acquari: piacciono ai bambini ma non ai genitori

I bambini, hanno una spiccata curiosità ed una naturale predisposizione alla conoscenza del mondo e delle cose. Sono attratti da suoni, melodie, forme, colori, giochi di luce e ombre, e da tutto ciò che appartiene al mondo animale. Nell’immaginario collettivo, gli spettacoli in cui questi ultimi diventano protagonisti, sono il circo, zoo e acquari dove i bambini entrano in contatto con una realtà per loro unica e meravigliosa. Questi luoghi, sono il parco dei divertimenti dei bambini, ma non piacciono ai genitori. Come coordinare le esigenze dei grandi con quelle dei piccoli?

Sicuramente, il contatto ravvicinato con gli animali, è importante. Da sempre i bambini necessitano di scoprire, esplorare, conoscere il mondo e tutti gli esseri che lo popolano. Circo, zoo e acquari, sono i luoghi più amati dai bambini, che scoprono tutte le specie degli animali del pianeta, da quelli minuscoli a quelli enormi, dai volatili a quelli acquatici. Imparano dunque a conoscerne le caratteristiche, e imparano a distinguerli e a conoscerne il comportamento, l’habitat, la pericolosità rispetto agli individui.

Tempo addietro, la gita allo zoo piuttosto che al parco acquatico, era un fatto del tutto naturale: solitamente, questi erano considerati dei luoghi di aggregazione, dove nei giorni festivi la famiglia di riuniva per stare insieme. Ad oggi non esiste più questo tipo di concezione: la gita familiare, non è concepita per andare a vedere animali che danno spettacolo no costretti alla cattività. I genitori della società moderna, sono giovani animalisti, sono coppie che vogliono trasmettere ai figli altre tipologie di insegnamenti.

Esiste dunque, una sostanziale differenza tra le epoche scorse e quelle attuali. Oggigiorno, i genitori disdegnano circo, zoo e acquari, perché hanno imparato a comprendere che questi musei da esposizione, questi luoghi sporchi, sudici e lerci, questi spazi angusti, non sono naturali, ma artificiali e in questi luoghi gli animali, vengono maltrattati, non altro. Effettivamente, quello che passa come uno spettacolo, come la possibilità di conoscenza di un mondo, che è quello animale, altro non è che una sofferenza, per i protagonisti degli stessi.

I bambini devono conoscere la realtà, e quindi possono recarsi al circo, piuttosto che agli zoo, o agli acquari, ma per capire come realmente vivono gli animali. Storie di cronaca attuale, raccontano che gli animali si stanno ribellando a questa realtà, perché effettivamente, non vivono una condizione di maltrattamenti e cattività. Educare i più piccoli, significa anche spiegare ad un bambino che uno spettacolo non è un circo. Che un acquario non è il mare, o l’oceano, e che lo zoo, non potrà mai essere lo spazio ideale per animali che popolano luoghi diversi del pianeta.

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