Parotite o orecchioni: cause e sintomi

Comunemente conosciuta come orecchioni, la parotite è una malattia contagiosa scatenata da un virus. Vediamo quali sono  i sintomi,  le caratteristiche,  le diagnosi,  complicanze e vaccini. 

Cause e sintomi della parotite

La parotite è provocata da un virus, rientra tra le malattie esantematiche. Viene trasmesso attraverso degli oggetti coperti di saliva infetta, da colpi di tosse o starnuti. Prima della comparsa effettiva possono esserci alcuni sintomi che la preannunciano. Il bambino può provocare un senso generale di malessere, febbre più o meno alta, mal di testa, dolori al collo, difficoltà a mangiare ma anche a bere spremute di arance e limoni.

Dopo circa 12 ore compaiono i segni tipici degli orecchioni, cioè il rigonfiamento nella zona sotto il lobo, diffondendosi poi sul lobo stesso e la mandibola. La tumefazione può colpire solo uno o entrambi i lati. Non sempre il gonfiore è simmetrico. Può anche comparire prima da una parte e poi dall’altra. Queste tumefazioni provocano dolore e se sottoposte a pressione, ancora di più.

Il virus colpisce le parotidi ma alcune volte anche le ghiandole sotto la lingua e la mandibola, cioè le ghiandole salivari. In 2 o 3 giorni raggiungono il massimo del gonfiore ma nel giro di una settimana regrediscono.

Durante il gonfiore può esserci la febbre, di solito comunque il bambino non avverte troppo malessere. Se invece compaiono anche mal di testa e vomito è bene che il medico controlli il bambino.

Fin quando è contagioso il bambino?

Un aspetto da non sottovalutare mai è la contagiosità della malattia. Gli orecchioni, in alcune regioni italiane conosciute anche come gattoni, sono molto contagiosi. Il periodo massimo va dal giorno prima che le tumefazioni si presentano fino a 3 giorni dopo la scomparsa. In questo periodo è bene tenere il bambino a casa per evitare che possa contagiare gli altri.

Il vaccino lo protegge al 100%?

No, anche se vostro figlio è vaccinato, rischia ugualmente di prendere gli orecchioni. Non lo difende completamente dalla malattia, la quale comunque compare in forma più attenuata e alcune volte non diagnosticata e confusa con un po’ di linfadenite delle ghiandole del collo.

Possibili complicanze e le cure

La parotite difficilmente provoca complicanze, ma comunque può capitare e perciò è bene non trascurare la cosa. Dovete subito contattare il medico se verso la fine della malattia fa di nuovo comparsa la febbre, in particolar modo quando è anche accompagnata dal mal di testa e dal vomito.

I maschietti possono avere come complicanza l’orchite, cioè l’infiammazione dei testicoli. Nel bambino è rara, può invece colpire nel 15-20% l’adolescente. Compare quando la malattia è ormai quasi finita. Si manifesta con dolore e febbre oltre che gonfiore da un lato. Il pericolo dell’orchite e perciò di questa complicanza è che nel 30% dei casi circa, il testicolo si atrofizza.

Non ci sono cure per gli orecchioni, ricordatevi però che potete fa vaccinare il vostro bambino per ridurre la possibilità che la contragga. Fatelo riposare molto anche dopo che la tumefazione è scomparsa, tenetelo ancora a casa per un po’, solitamente per 7 giorni dopo che è scomparso tutto.

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