Nanne neonati, ecco quali sono i valori definiti come soglia

È uno studio finlandese a mettere in evidenza quelli che potrebbe anche essere chiamati come valori soglia per quanto riguarda le nanne dei neonati. Tutti coloro che sono diventati genitori da pochissimo lo sanno alla perfezione, ovvero che le prime notti che seguono la nascita del neonato non rappresentano affatto una passeggiata di piacere.

Fortunatamente, più passa il tempo e più tale situazione si evolve in meglio. Per capire con quali modalità cambia il tempo di cui necessitano i neonati per prendere sonno, si può senz’altro fare riferimento ad un ottimo studio che è stato svolto di recente da parte di un gruppo di ricercatori in Finlandia. Questa ricerca è stata effettuata da parte di gruppi che operano presso due realtà scientifiche di grande importanza per il paese nordico, ovvero l’Istituto Finlandese per la Sanità e la Sicurezza Sociale e l’Università di Turku.

L’obiettivo degli esperti era quello di capire quelli che sono i cambiamenti che si riferiscono al sonno nei bambini durante i primi due anni di vita. Lo studio ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta, dato che, prima di tale ricerca, non c’era riferimenti in ambito medico.

Il gruppo di ricercatori si è concentrato prima di tutto con il cercare di capire quali siano i principali cambiamenti intervenuti sul sonno dei bambini durante i primi due anni di vita. Questo studio si può considerare a tutti gli effetti un punto di svolta, dal momento che, prima che venisse pubblicato, nella letteratura medica non c’era alcun tipo di riferimento circa le tempistiche del sonno durante la prima infanzia.

Quindi, tale ultimo studio ha permesso di capire come ci siano enormi differenze singolarmente tra i vari modelli che si riferiscono al risveglio al mattino, ma anche ai ritmi notturni e a quelli del sonno.

Gli studiosi, capeggiati dalla dottoressa Juulia Paavonen, sono riusciti a rilevare delle vere e proprie linee guida. Ad esempio, sono riusciti a individuare come, mediamente, il tempo che utilizza il bambino a prendere sonno prima di aver compiuto 6 mesi, è più basso rispetto alla soglia di 20 minuti in confronto ai parametri dei periodi di vita subito dopo la nascita. Una volta compiuti i 2 anni, invece, gran parte dei bambini tende a svegliarsi una volta solamente durante le ore notturne. La ricerca ha analizzato il comportamento il coinvolgimento di ben 5700 bambini in Finlandia, e i risultati hanno trovato spazio sulla rivista Sleep Medicine.

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