Educazione

Educare i più piccoli all’uso corretto delle tecnologie

I nativi digitali, nascono in un mondo computerizzato, tecnologico, quasi del tutto virtuale. La loro esistenza, è immediatamente catapultata in una realtà “futuristica”, intangibile. I piccoli, tendono a conformarsi immediatamente a questa realtà, prima sotto l’impulso imitativo, in seguito in modo assolutamente autonomo. I nativi digitali, sono figli di una generazione che è già di per sé abituata all’utilizzo di internet e dei new media, e che si spacca di fronte ai benefici che l’uso di queste nuove tecnologie potrebbero apportare. Da un lato, dunque, ci sono coloro che preferiscono non abituare i piccoli all’utilizzo dei new media, ed altri che invece favoriscono per un tempo limitato l’uso smartphone e tablet.

La domanda è: E’ possibile educare i più piccoli ad un uso corretto della tecnologia? Per molti studiosi di comunicazione ed esperti, l’utilizzo dei media è necessario, perché nell’era della modernizzazione, dove il digitale ha soppiantato l’analogico, è impensabile che i piccoli, non vengano abituati all’utilizzo delle nuove tecnologie. L’uomo, si è evoluto nel tempo, realizzando nuovi mezzi e strumenti adatti alla sua sopravvivenza e alla sua evoluzione; nell’era attuale, è attraverso il digitale che l’uomo si evolve.

Sicuramente dunque, l’utilizzo immediato delle nuove tecnologie, apporta dei vantaggi e insegna ai piccoli a rapportarsi in modo immediato delle tecnologie, ma è allo stesso tempo necessario mettere in luce in luce il fatto che l’abuso da parte dei piccoli delle nuove tecnologie, può apportare seri danni al cervello e di conseguenza anche al comportamento dei bambini. Il primo fattore che è necessario prendere in analisi, è la discriminazione delle immagini: i più piccoli, non sono quasi mai in grado di distinguere la finzione dalla realtà, per cui, se sottoposti ad un flusso incostante di informazioni e di conseguenza di immagini, possono non discernere ciò che è vero da ciò che non lo è.

Inoltre, i bambini non sanno come “proiettare” la propria immagine, per cui, spesso, (anche e soprattutto gli adolescenti), sono incapaci di comprendere come proiettare la loro immagine sui social, e di conseguenza nel mondo virtuale. Questo accade anche perché spesso esiste una netta discrepanza, tra ciò che si è realmente e ciò che si vuole mostrare per creare un amalgama con la rete.

Gli smartphone, hanno cambiato il modo di pensare e di agire delle persone: sono dispositivi potentissimi, grazie ai quali è possibile chattare, parlare, leggere, informarsi, istruirsi, inviare mail, e persino acquistare. Moltissime operazioni sono possibili grazie ad un dispositivo come lo smartphone e ad internet, ed è per questo che è assolutamente necessario educare i bambini all’uso delle tecnologie.

Published by
Filomena Tuzzi